Carissimi lettori, ma soprattutto carissime lettrici,
il secondo turno del campeggio e' cominciato. Stamattina un nutrito gruppo di ragazzi e ragazze, accompagnati da Don Alberto, alcuni animatori, lo staff di cucina e per finire un gruppettino di nonne, e' partito alla volta San Giovanni, un paesino di 500 anime al centro della valle Aurina, una verde valle in provincia di Bolzano vicina al confine austriaco.
Nulla da riscontrare sulla partenza: tutti puntuali, i genitori a salutare (alcuni con il fazzoletto, alcuni pronti ai festeggiamenti). Presente anche Klaud alla partenza, ma il suo tempo non e' ancora arrivato.
Il viaggio e' stato ... lungo. Code a tratti sotto il sole ma a parte gli autisti il resto della troupe pisolava.
Arriviamo intorno alle 13:30 a Novacella, tappa prefissata per il pranzo al sacco. Un piccolo confronto di idee con un indigeno con tema 'i pic-nic', una visita veloce all'abazia e poi partenza per la nostra casa.
Per i nostalgici il passaggio di fianco alle vecchie case che ci hanno ospitato.
Arrivati alla casa inizia il caotico rituale di occupazione delle stanze. Girettino in paese per impegnare il pre-cena poi i primi esperimenti dei turni di coorve', bivacco in forma abbreviata e poi tutti a nanna (o quasi).
E fu giorno e fu mattina...
il secondo turno del campeggio e' cominciato. Stamattina un nutrito gruppo di ragazzi e ragazze, accompagnati da Don Alberto, alcuni animatori, lo staff di cucina e per finire un gruppettino di nonne, e' partito alla volta San Giovanni, un paesino di 500 anime al centro della valle Aurina, una verde valle in provincia di Bolzano vicina al confine austriaco.
Nulla da riscontrare sulla partenza: tutti puntuali, i genitori a salutare (alcuni con il fazzoletto, alcuni pronti ai festeggiamenti). Presente anche Klaud alla partenza, ma il suo tempo non e' ancora arrivato.
Il viaggio e' stato ... lungo. Code a tratti sotto il sole ma a parte gli autisti il resto della troupe pisolava.
Arriviamo intorno alle 13:30 a Novacella, tappa prefissata per il pranzo al sacco. Un piccolo confronto di idee con un indigeno con tema 'i pic-nic', una visita veloce all'abazia e poi partenza per la nostra casa.
Per i nostalgici il passaggio di fianco alle vecchie case che ci hanno ospitato.
Arrivati alla casa inizia il caotico rituale di occupazione delle stanze. Girettino in paese per impegnare il pre-cena poi i primi esperimenti dei turni di coorve', bivacco in forma abbreviata e poi tutti a nanna (o quasi).
E fu giorno e fu mattina...