Settimana dell'educazione 2016 - Santa Impresa
Avrà inizio giovedì 21 gennaio presso l’oratorio San Luigi Gonzaga di Pizzighettone la Settimana dell’Educazione, tradizionale appuntamento promosso dalla Pastorale Giovanile Interparrocchiale del paese. Quattro gli incontri previsti, tra cui lo spettacolo teatrale “Santa Impresa” che andrà in scena presso la Casamatta numero 26, tutti riuniti sotto il titolo “Che Fatica! Educarsi ed educare alla resilienza”. Oltre alla pièce teatrale, interverranno relatori di primo piano, come i Docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Prof. Fabio Antoldi (Facoltà di Economia) e Prof. Domenico Simeone (Facoltà di Scienze della Formazione) e l’educatrice professionale Dott.ssa Giusi Biaggi.
« L'idea – spiega don Andrea Lamperti Tornaghi, responsabile della Pastorale Giovanile Interparrocchiale - di incentrare la Settimana dell'Educazione 2016 sul tema della fatica deriva da una serie di attente riflessioni sulla contemporaneità. Sembra che la società adulta mostri una fragilità che va di pari passo con quella che gli specialisti definiscono la "crisi del padre". Al contempo i ragazzi ed i giovani sono ben altro rispetto a ciò che appaiono: belli, istruiti, potenzialmente "invincibili" eppure anch'essi estremamente fragili. Appare pertanto urgente tornare a porre la riflessione della comunità educante sul valore della fatica. Una fatica sana, salubre, legata al normale processo evolutivo di un individuo, non "sano masochismo". Trasmettere la bellezza che può emergere dalla fatica, la soddisfazione per qualche traguardo che con il sudore si è conquistato (pensiamo a tal proposito all'ambito sportivo o scolastico) dà ai più giovani il coraggio di osare. Permette loro di acquistare consapevolezza e fiducia in se stessi per affrontare un mondo che non sempre si presenta come si desidererebbe, ma non per questo è malvagio o opprimente».
In allegato il programma dell'iniziativa.
« L'idea – spiega don Andrea Lamperti Tornaghi, responsabile della Pastorale Giovanile Interparrocchiale - di incentrare la Settimana dell'Educazione 2016 sul tema della fatica deriva da una serie di attente riflessioni sulla contemporaneità. Sembra che la società adulta mostri una fragilità che va di pari passo con quella che gli specialisti definiscono la "crisi del padre". Al contempo i ragazzi ed i giovani sono ben altro rispetto a ciò che appaiono: belli, istruiti, potenzialmente "invincibili" eppure anch'essi estremamente fragili. Appare pertanto urgente tornare a porre la riflessione della comunità educante sul valore della fatica. Una fatica sana, salubre, legata al normale processo evolutivo di un individuo, non "sano masochismo". Trasmettere la bellezza che può emergere dalla fatica, la soddisfazione per qualche traguardo che con il sudore si è conquistato (pensiamo a tal proposito all'ambito sportivo o scolastico) dà ai più giovani il coraggio di osare. Permette loro di acquistare consapevolezza e fiducia in se stessi per affrontare un mondo che non sempre si presenta come si desidererebbe, ma non per questo è malvagio o opprimente».
In allegato il programma dell'iniziativa.